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Grado
![](https://static.lauegi.report/images/warning_pictos/color/level_2_3.png)
2100m
Problema Valanghe
![](https://static.lauegi.report/images/avalanche_situations/color/wind_drifted_snow.png)
Neve ventata
![](https://static.lauegi.report/images/elevation/color/levels_above.png)
2100m
![](https://static.lauegi.report/images/aspects/color/225.png)
![](https://static.lauegi.report/images/avalanche_situations/color/new_snow.png)
Neve fresca
![](https://static.lauegi.report/images/elevation/color/levels_above.png)
1600m
![](https://static.lauegi.report/images/aspects/color/255.png)
![](https://static.lauegi.report/images/empty.png)
I nuovi accumuli di neve ventata e quelli meno recenti rappresentano la principale fonte di pericolo.
La neve fresca può facilmente subire un distacco provocato o spontaneo a tutte le esposizioni al di sopra dei 1800 m circa. Le valanghe sono a livello isolato di dimensioni medie e distaccabili da un singolo appassionato di sport invernali.
I nuovi accumuli di neve ventata poggiano su una sfavorevole superficie del manto di neve vecchia soprattutto sui pendii ombreggiati ad alta quota e in alta montagna. Gli accumuli di neve ventata instabili dell'ultima settimana sono stati innevati e quindi difficilmente individuabili. I punti pericolosi si trovano sui pendii ripidi esposti a nord ovest, nord e nord est al di sopra dei 2000 m circa come pure nelle zone in prossimità delle creste, nei canaloni e nelle conche. Qui le valanghe sono sovente di dimensioni medie.
I punti pericolosi sono con il cattivo tempo appena individuabili. Le escursioni e le discese fuori pista richiedono molta esperienza nella valutazione del pericolo di valanghe.
I nuovi accumuli di neve ventata poggiano su una sfavorevole superficie del manto di neve vecchia soprattutto sui pendii ombreggiati ad alta quota e in alta montagna. Gli accumuli di neve ventata instabili dell'ultima settimana sono stati innevati e quindi difficilmente individuabili. I punti pericolosi si trovano sui pendii ripidi esposti a nord ovest, nord e nord est al di sopra dei 2000 m circa come pure nelle zone in prossimità delle creste, nei canaloni e nelle conche. Qui le valanghe sono sovente di dimensioni medie.
I punti pericolosi sono con il cattivo tempo appena individuabili. Le escursioni e le discese fuori pista richiedono molta esperienza nella valutazione del pericolo di valanghe.
Manto nevoso
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In molte regioni da giovedì sono caduti da 20 a 30 cm di neve al di sopra dei 1800 m circa, localmente sino a 40 cm. A partire da mezzogiorno cadranno da 5 a 10 cm di neve al di sopra dei 2000 m circa.
I nuovi e i vecchi accumuli di neve ventata poggiano su strati sfavorevoli sui pendii riparati dal vento ombreggiati e alle quote medie e alte. I profili stratigrafici e le osservazioni sul territorio confermano la sfavorevole struttura del manto nevoso sui pendii ombreggiati. Il manto di neve vecchia rimane ben consolidato sui pendii soleggiati.
Al di sopra dei 2000 m circa sono presenti dai 130 ai 220 cm di neve. Ad alta quota e in alta montagna l'innevamento è estremamente variabile a seconda dell'azione del vento.
I nuovi e i vecchi accumuli di neve ventata poggiano su strati sfavorevoli sui pendii riparati dal vento ombreggiati e alle quote medie e alte. I profili stratigrafici e le osservazioni sul territorio confermano la sfavorevole struttura del manto nevoso sui pendii ombreggiati. Il manto di neve vecchia rimane ben consolidato sui pendii soleggiati.
Al di sopra dei 2000 m circa sono presenti dai 130 ai 220 cm di neve. Ad alta quota e in alta montagna l'innevamento è estremamente variabile a seconda dell'azione del vento.
Tendenza
Con il rialzo termico, netto aumento del pericolo di valanghe umide.